Oracle - Sviluppo software e web

Sviluppo software e web

Oracle

Indice

  1. Cos’è Oracle?
  2. Origini e sviluppo
  3. Caratteristiche e potenzialità
  4. Oracle: un colosso nel mondo dei database
  5. Oracle a confronto

 

 

Cos’è Oracle?

Oracle è uno tra i più famosi software di database management system.

Nello specifico, Oracle fa parte dei cosiddetti Relational Database Management System (RDBMS), ovvero è un sistema di database basato sul modello relazionale.

Basandosi su un modello di tipo relazionale, Oracle sfrutta un modello logico di rappresentazione o strutturazione dei dati in cui tutti i dati sono rappresentati come relazioni e manipolati attraverso la logica dell’algebra relazionale o del calcolo relazionale.

In Oracle, una base dati comprende, quindi, dati memorizzati e istanze, dove per istanze si intende un insieme di processi di sistema e strutture di memoria che interagiscono con i dati memorizzati.

In questo senso, Oracle porta avanti un processo di memorizzazione dei dati che avviene sia logicamente, sotto forma di tablespace e quindi attraverso un insieme di file, sia fisicamente, ovvero sotto forma di file.

Inoltre, Oracle si serve di un importante strumento per la gestione dei dati, ovvero la tabella di sistema.

Attraverso una o più tabelle di sistema e delle informazioni in esse contenute, Oracle tiene traccia dei dati memorizzati.

In particolare, ogni tabella di sistema contiene un dizionario dati, nonché specifiche informazioni riguardo tutti gli oggetti del database.

In Oracle è possibile scrivere, memorizzare ed eseguire funzioni e procedure in quanto utilizza linguaggi quali Java e PL/SQL, ovvero un’estensione procedurale del linguaggio SQL sviluppata dall’Oracle Corporation.

Dunque, se configurato e gestito in maniera adeguata, Oracle garantisce un alto grado di sicurezza.

Infatti, Oracle permette l’attivazione di alcune modalità ideali a fornire una sicurezza dei dati molto elevata. Fra queste modalità, la modalità “archiving” consente di registrare tutte le transazioni che avvengono nel database.

In definitiva, Oracle si presenta come software pressoché flessibile in quanto permette ad ogni amministratore del database di gestire tramite scripting molte delle funzioni presenti nel database.

 

 

Origini e sviluppo

Rilasciato nel 1982 d’allora Oracle System Corporation, Oracle venne sviluppato al fine di raccogliere una grande quantità di dati e di analizzarli mediante l’uso di specifici strumenti.

Oracle ebbe fin da subito un grande successo in quanto ideato per supportare il lavoro delle aziende in tutti gli aspetti legati all’efficienza e all’innovazione.

Tuttavia, il 1995 segnò un punto di svolta più che positivo nell’evoluzione di Oracle e della sua azienda proprietaria, la quale cambiò il suo nome in Oracle Corporation.

Dal 1995 in poi, infatti, Oracle subì un flusso di continui aggiornamenti e sviluppi sempre più mirati e in linea con le esigenze dei tempi, ponendosi sempre un passo avanti agli altri database management system già presenti sul mercato.

Scritto in linguaggio C, Oracle diventò nel giro di poco tempo lo standard più diffuso nello sviluppo dei sistemi di database basati sul modello relazionale.

Tra l’altro, uno dei fattori chiave del successo di Oracle nella scena informatica internazionale è stato senz’altro l’assimilazione della Sun Microsystems, azione che permise all’Oracle Corporation di migliorare il suo MySQL database, nonché il più grande database open source al mondo.

Nel corso degli anni, l’Oracle Corporation ha poi ideato una nuova architettura che prevede l’unione in unico database di dispositivi hardware, supporti per la memorizzazione e software dedicati alla memorizzazione non volatile di grandi quantità di informazioni in formato elettronico.

In particolare, questa architettura innovativa si configura come un database, il quale svolge le funzioni di un vero e proprio container e che richiede, tra l’altro, anche un minor numero di esigenze hardware e minori costi operativi.

Tale principio si realizza concretamente in una delle versioni di Oracle, ovvero in Oracle Database 12c, dove la “c” sta per cloud.

Ad oggi, con l’ultima versione di Oracle, Oracle Database 19c, l’azienda proprietaria del software ha voluto rispondere a specifiche esigenze di mercato tramite la realizzazione di un software affidabile con cui gestire la parte organizzativa di ogni azienda, automatizzando la gestione del personale e soprattutto dei dati prodotti dall’azienda.

Inoltre, Oracle Database 19c offre ai propri clienti i migliori risultati desiderabili in termini di performance, scalabilità, affidabilità e sicurezza per tutti i carichi di lavoro operativi e analitici.

Dunque, l’Oracle Corporation si pone sempre più adeguatamente in competizione con i servizi di cloud storage, un settore sicuramente sempre più importante e necessario per le aziende.

 

 

Caratteristiche e potenzialità

Negli anni, l’Oracle Corporation ha sviluppato diversi software per supportare il lavoro delle aziende e per semplificarne l’organizzazione.

Oracle fornisce, infatti, un insieme di soluzioni cloud differenti fra loro al fine di ricoprire qualsiasi tipologia di esigenza di mercato.

Inoltre, già da un po’ di tempo, Oracle propone ben quattro modelli, o meglio edizioni, di database.

Tali edizioni, diverse fra loro, sono nate allo scopo di promuove sul mercato internazionale quattro alternative di database basati sul modello relazionale.

Totalmente gratuita è l’edizione Express, orientata verso studenti e programmatori. Essendo gratuita, l’Express Edition ha alcune limitazioni maggiormente in termini di memoria disponibile.

La Standard Edition è, invece, l’edizione ideale per le aziende di piccole e medie dimensioni.

Ancora più professionale della precedente è la Standard Edition One, ovvero l’edizione progettata pensando alle esigenze delle aziende di medie dimensioni e dei dipartimenti aziendali che necessitano di server a due processori.

Ed infine, l’Enterprise Edition, nonché l’edizione ideale per le industrie e le grandi aziende.

Ad oggi, Oracle, in tutte le sue quattro diverse edizioni, è il database più utilizzato al mondo.

Effettivamente, la sua diffusione è dovuta alla commistione di non poche caratteristiche e funzionalità importanti.

Un punto decisamente a favore e che alimenta la diffusione di Oracle è l’idea circa la quale è stato progettato, un’idea in contrasto con un mercato caratterizzato da società che fondavano la loro produzione sullo sviluppo di software e hardware proprietari. Contrariamente, Oracle è stato progettato per essere eseguito su tutti i tipi di computer, o più in generale su tutti i tipi di sistemi operativi, in modo del tutto uguale.

Oltretutto, fondandosi su un linguaggio relativamente semplice, ovvero il linguaggio di interrogazione strutturato SQL, Oracle si dimostra utilizzabile da più categorie di utenti.

In questo senso, non solo Oracle risulta essere un software facile e versatile, quanto anche molto intuitivo. Infatti, basandosi su un modello di dati relazionale, Oracle consente all’utente di comprendere sin da subito le reali potenzialità del suo sistema.

Un’altra caratteristica notevole di Oracle, relativa alla sicurezza offerta dal software, è la possibilità di concedere e revocare in qualsiasi momento ad ogni singolo utente una determinata lista di privilegi, indipendentemente da qualsiasi altra forma di sicurezza generale presente nel sistema.

Tale lista di privilegi si presenta come una vera e propria organizzazione e gestione degli utenti, ai quali può essere assegnato un ruolo.

In particolare, in Oracle ogni utente è in possesso di un nome utente e una password e possiede delle tabelle da lui create e gestite. Diversamente, ogni ruolo consiste in una serie di privilegi di sistema del database che consentono di eseguire particolari serie di comandi e operazioni nel database.

I tre ruoli standard, forniti da Oracle e compatibili anche con le versioni precedenti sono: CONNECT (ruolo base e concesso a utenti occasionali per la creazione e la manipolazione di tabelle), RESOURCE (ruolo assegnato a utenti più regolari in quanto concede la creazione e la manipolazione di un proprio database) e DBA (ruolo solitamente assegnato all’amministratore del database in quanto concede tutti i privilegi di sistema).

 

 

Oracle: un colosso nel mondo dei database

Quando si parla di database, spesso ci si riferisce ad un insieme di azioni e operazioni tramite le quali l’utente gestisce una grande quantità di dati.

Tuttavia, alcuni database sono semplici sistemi desktop in quanto, una volta installati, prevedono un’interfaccia utente e altri strumenti in un unico elemento. Ne è un esempio Microsoft Access.

Ci sono, invece, database programmati per svolgere azioni più complesse che vanno oltre la creazione e la gestione base del database.

Oracle rientra certamente fra questi sistemi più complessi che consentono un alto grado di amministrazione e manutenzione tramite funzionalità che permettono di mantenere un’elevata integrità e affidabilità dei dati, nonché di ottimizzare il database in termini di velocità e sicurezza.

Eppure, Oracle non è di certo l’unico database basato su un modello relazionale che consente all’utente di gestire al meglio anche grossi volumi di dati.

MySQL, Microsoft SQL Server, PostgreSQL sono altri database management system basati su un modello relazionale e che permettono, così come Oracle, di gestire un insieme di dati strutturati e correlati tra loro al fine di eseguire una serie di operazioni in base a specifiche esigenze.

Ciò nonostante, Oracle vanta ad oggi un certo successo che lo porta ad avere circa 420.000 clienti in tutto il mondo, fra cui colossi delle telecomunicazioni, le migliori compagnie aree, molte fra le aziende e le università più conosciute al mondo, note e potenti banche, così come molti altri importanti clienti nella scena del business tecnologico a livello globale.

Un primato che Oracle ha potuto conquistare nel tempo grazie ad una significativa performance del suo database sotto ogni punto di vista.

 

 

Oracle a confronto

Come già accennato al paragrafo precedente, Oracle si pone come colosso su un mercato internazionale che presenta un’ampia e valida concorrenza.

Difatti, sono presenti diverse soluzioni di Relational Database Management System sul mercato, ciascuna con i propri vantaggi e svantaggi.

MySQL, Microsoft SQL Server e PostgreSQL sono, anch’essi, sistemi che funzionano in un ambiente server di grandi dimensioni e in grado di gestire una gran mole di dati in modo molto veloce.

Un altro punto che accomuna Oracle ai sopramenzionati database a modello relazionale è l’utilizzo del linguaggio SQL.

Seppur personalizzato secondo una specifica implementazione e con funzionalità aggiuntive da ciascun provider, l’utilizzo del linguaggio SQL è generalmente impiegato nella creazione di nuove tabelle, così come per inserire, aggiornare e recuperare dati e informazioni dalle tabelle stesse.

Un’altra similitudine fra Oracle, MySQL, Microsoft SQL Server e PostgreSQL è l’utilizzo di un’interfaccia utente a riga di comando che, seppure richiede una certa comprensione iniziale, offre il vantaggio di essere facilmente programmabile.

Contrariamente, database meno complessi come ad esempio Microsoft Access dispongono di un’interfaccia utente grafica certamente più intuitiva in quanto composta da pulsanti o barre degli strumenti, ma statica in termini di programmabilità.

Dunque, Oracle si delinea come un sistema notevolmente complesso, formato da un nucleo che si occupa della gestione del database unitamente al controllo di un insieme di strumenti al fine di garantire la correttezza logica delle operazioni eseguite dall’utente sul database.

In questo senso, Oracle offre ai suoi utenti un sistema molto sofisticato di gestione dei dati basato sulla gestione multi-versione dei dati e finalizzato a massimizzare la scalabilità dei dati stessi.

Autore: Roberta Foglia