L’outsourcing è una pratica diffusa da molti anni in ambito manifatturiero ed industriale, consiste nell’assegnare a terzi la realizzazione di componenti necessari a realizzare il prodotto finale.
La natura di tali componenti deve essere tale per cui l’impresa committente può realizzarli in proprio, almeno parzialmente, in caso contrario si parla di acquistare da terzi un prodotto finito.
Tale premessa implica che l’azienda committente sia a sua volta capace di valutare la qualità del prodotto fornito da terzi e consenta il rispetto delle normative in atto.
Inizialmente può quindi sembrare una pratica distante dal mondo dell’IT e persino svantaggiosa: “dopotutto perché dovrei commissionare a terzi un prodotto che posso benissimo realizzare da me?”
Nulla di più sbagliato.
L’outsourcing offre opportunità estremamente interessanti
soprattutto nel mondo dell’IT, anzi, in alcuni casi può
rivelarsi una scelta vincente per il mantenersi al passo con i
tempi e garantire alla propria impresa un maggior livello di
competitività.
Le tecnologie che popolano il panorama dell’IT sono sempre più numerose e talvolta seguono archi più o meno lungi con una fase di massima diffusione seguita dal declino. È quindi conveniente per qualsiasi impresa possedere dipendenti capaci di adattarsi al variare del panorama di un mondo così dinamico, o forse no?
Se il nostro business è fornire un servizio forse tutta questa varietà potrebbe essere un problema, poiché la stabilità del servizio ha la priorità sullo stare al passo coi tempi… Almeno finché non si rischia di diventare obsoleti, offrendo ai clienti prestazioni inferiori rispetto ai nostri concorrenti. Che fare quindi?
L’outsourcing ci apre una porta sulla strada delle innovazioni senza dover forzatamente investire in nuove tecnologie. Possiamo affidare ad una ditta esterna la creazione di un determinato componente del nostro servizio che si interfaccia con il cuore del sistema principale attraverso delle API definite al momento della commessa. In questo modo è possibile affidare la realizzazione di una parte software incentrata sulla sicurezza senza necessariamente assumere, nel proprio team, un esperto di sicurezza informatica.
Se in futuro tale componente dovesse diventare obsoleto o la scoperta di nuove falle dovesse renderlo insicuro è possibile rivolgersi verso l’esterno affinché, specialisti, realizzino un sistema migliore. Così si evita l’assunzione di personale specializzato nella sicurezza informatica per la realizzazione di sole alcuni parti del nostro servizio.
Un altro esempio può essere una software house che produce videogiochi od applicazioni per Android od iOS e vuole realizzare un proprio sito web. Potrebbe affidare il lavoro al proprio team interno formandolo, eventualmente, all’uso delle tecnologie web. Oppure potrebbe assumere un nuovo sviluppatore(come minimo) per progetti orientati al web od anche rivolgersi ad una ditta esterna affinché realizzi il sito.
In quest’ultimo caso la ditta esterna può offrire una soluzione estremamente conveniente per il breve termine, un bagaglio di competenze e skill maggiore. Questo perché un’azienda che agisce nel settore web possiede specialisti di web design, web developer, grafici e quant’altro. Un insieme di persone altamente formate per quel determinato scopo, scopo che è distante dal core business della nostra attività.
Attraverso l’outsourcing è possibile ottenere competenze in qualsiasi ambito e di qualsiasi livello. Forse il costo iniziale potrebbe sembrare maggiore rispetto ad assegnare qualsiasi incarico al proprio team di sviluppatori interno, ma quando si devono realizzare progetti fuori dalla portata di tale squadra il tempo necessario al completamento dei task potrebbe dilatarsi, i risultati essere inferiori alle aspettative od essere inadeguati.
Come nell’esempio di prima se il nostro core business è rappresentato dalle app per dispositivi mobili, non è colpa del nostro team se la creazione di un sito web potrebbe richiedere più risorse e tempo del previsto.
Affidando invece la creazione del sito all’esterno si può avere una garanzia sui tempi e sui costi, liberando il proprio team da incombenze scomode e permettendogli di lavorare su ciò che realmente è vitale per il nostro business.
La risposta alla domanda “dove conviene l’outsourcing?” non può essere univoca, tuttavia basta pensare alla vastità delle competenze che oggigiorno bisogna padroneggiare per stare al passo in un mercato agguerrito e popolato da molti concorrenti per capire che vi sono molti ambiti in cui l’outsourcing può essere la strada giusta.
Uno dei tanti è lo sviluppo di applicazioni su piattaforme mobili o/e desktop. Poter raggiungere i propri clienti è estremamente importante, ma nel caso di piccole o medie imprese può essere difficile mantenere un team capace di realizzare buoni prodotti per ciascuna piattaforma, ecco che quindi l’opzione di rivolgersi all’esterno diventa estremamente conveniente.
Un altro caso è invece la realizzazione di test in ambito software, test che si effettuano per assicurare che i programmi soddisfino appieno le specifiche decise in fase di progettazione. Le grandi compagnie in genere hanno team appositi che si occupano di testare il software prodotto dagli sviluppatori, in modo da garantire l’obbiettività di chi effettua tali esami.
Per realtà più piccole diventa difficile mantenere standard di un simile livello, e qui di nuovo l’outsourcing è un’opportunità interessante, soprattutto per i test relativi ai componenti più importanti.
Anche l’helpdesk ed il supporto IT possono essere aree in cui l’outsourcing rappresenta un buon investimento, soprattutto per team piccoli o poco formati nelle relazioni con i clienti. Avere degli specialisti esterni che sappiano approcciarsi nel modo migliore con i nostri customers può voler dire molto, specialmente in termini di lealtà del cliente verso il nostro brand.
Anche la realizzazione di piattaforme web può essere affidata ad esterni. Se per estendere il nostro business vogliamo aprire un e-commerce può essere un’opzione su cui investire, oppure se si desidera aprire un forum online per i nostri clienti, dove possono confrontarsi sui prodotti che vendiamo nel nostro e-commerce.
La realizzazione di soluzioni relative alla sicurezza informatica è anch’esso un territorio dove l’outsourcing prolifera, poiché permette alle piccole e medie imprese di stare al passo con i moderni standard di sicurezza senza necessariamente assumere personale apposito. Questo garantisce il risparmio economico e la qualità delle soluzioni adottate.
Esistono innumerevoli buoni motivi per aprire le braccia
all’outsourcing, e quelli che ho elencato sono solo alcuni dei
settori in cui viene applicato. Potrebbe fare anche al tuo
caso?
Con outsourcing si intende un processo di esternalizzazione attraverso la quale si spostano alcuni processi all’esterno della nostra attività. Con un mondo sempre più piccolo, con mezzi di spostamento estremamente rapidi è diventato sempre più semplice rivolgersi anche all’estero, persino a paesi distanti migliaia di chilometri.
Ed il mondo dell’IT non fa eccezioni, anzi. Il software è come un’idea, un pensiero. Viaggia più rapidamente di qualsiasi altra cosa, può essere sviluppato da persone agli opposti del mondo.
È bene quindi distinguere tre tipo di outsourcing in correlazione alle aree geografiche:
L’outsourcing offshore può essere praticato spesso per ottenere soluzioni economicamente vantaggiose in paesi in via di sviluppo, oppure tecnologicamente vantaggiose quando ci si rivolge a paesi più sviluppati. Ma in caso di controversie legali in assenza di regolamentazioni tra i due paesi, può essere difficile il far valere i propri diritti in caso di problemi. A causa della distanza il controllo che è possibile esercitare sui processi produttivi è ancora minore.
L’outsourcing onshore garantisce copertura legale in caso di controversie, permette di ottenere un controllo maggiore sui processi produttivi, e facilità di comunicazione.
L’outsourcing nearshore è una soluzione intermedia, e nel caso dell’U.E. anche vantaggiosa. Le imprese che sottoscrivono accordi e risiedono negli stati membri dell’Unione hanno garanzie anche a livello legale ed è molto più semplice effettuare controlli in un paese vicino, senza contare la disponibilità di un mercato ampio che offre sia soluzioni convenienti economicamente e soluzioni tecnologicamente avanzate, a seconda dei propri bisogni.
Dire quale sia il più conveniente è difficile, le soluzioni
offshore possono offrire vantaggi economici e/o tecnologici,
quelle onshore danno maggiori sicurezze, mentre quelle
nearshore nel caso europeo rappresentano forse un ottimo
compromesso
Ho nominato più volte il core business, perché?
Perché il core business rappresenta la vera vocazione della nostra impresa, rappresenta ciò che è realmente lo scopo della nostra attività. E talvolta i business plan possono prevedere- molto spesso- elementi esterni ad esso che però apportano vantaggi sotto altri ambiti, come l’helpdesk per i propri clienti.
Se vendiamo un determinato software, avere un helpdesk di qualità non è vitale al core business, ossia lo sviluppo del software. Tuttavia poter fornire ai clienti spiegazioni sul come utilizzare il nostro prodotto, offrirgli un salvagente in caso di difficoltà, può rappresentare una marcia in più rispetto ai nostri concorrenti oppure un ottimo modo per assicurarsi la fidelizzazione del cliente e la sua fiducia.
Talvolta alcuni servizi accessori sono importantissimi per la nostra attività, soprattutto quando si parla di approcci CRM o si cercano soluzioni ERP, ma realizzarli può richiedere uno sforzo enorme se si vuol mantenere tutto il processo interno.
Grazie all’outsourcing invece tale processo avviene all’esterno permettendoci di impiegare minori risorse per attività accessorie, concentrando gli sforzi ed il personale interno nel core business della nostra impresa, una cosa di estrema rilevanza per le attività appena avviate od ancora giovani.
Inoltre l’outsourcing non è qualcosa di inflessibile ma anzi, al contrario, può entrare a far parte della propria strategia aziendale in qualsiasi momento. Nel caso di imprese la cui crescita supera le aspettative ed il carico di lavoro diventa maggiore rispetto alle forze interne, la decisione di puntare sull’outsourcing per i servizi accessori rispetto il core business permette di ridistribuire le risorse della propria impresa laddove è necessario.
Quindi l’outsourcing è una pratica non solo per giovani
imprese ma anche quelle più mature che vanno incontro alla
propria crescita aziendale.
L’outsourcing è più di un opzione, è una pratica che riguarda quasi tutti i settori industriali e l’IT non fa eccezione. È possibile in questo modo acquisire soluzioni economicamente e tecnologicamente vantaggiose, senza dover ampliare l’organico della propria impresa od effettuare ulteriori investimenti.
Per il mondo delle piccole e medie imprese rappresenta un modo semplice per avere accesso a tecnologie già acquisite da concorrenti ben più grandi e longevi nel mercato. Consente inoltre di non disperdere le risorse interne dell’attività in processi accessori al core business a fronte di svantaggi contenuti.