Inbound marketing e blog aziendale: un connubio perfetto? - Sviluppo software e web

Sviluppo software e web

Inbound marketing e blog aziendale: un connubio perfetto?

Indice

  1. Introduzione
  2. Come fare inbound marketing
  3. L’inbound marketing all’ennesima potenza: il blog aziendale
  4. Una marcia in più nella tua strategia di marketing
  5. Conclusione

 

 

Introduzione

L’inbound marketing non è altro che una modalità di marketing in cui è il cliente che trova il tuo brand e non siete più voi a dover cercare il cliente, come nelle tradizionali strategie di outbound marketing.

Tuttavia non è semplice questione di farsi trovare dal cliente: bisogna farsi trovare nel momento giusto.

Quando un potenziale acquirente ha bisogno di un vostro prodotto, di un vostro servizio, deve trovare la vostra impresa. Deve pensare a voi, al nome del vostro brand.

Come è possibile che il cliente si ricordi proprio del vostro brand e non finisca invece nelle landing page dei competitors?

Grazie alla vostra presenza sui social media nell’ottica di una strategia di social media marketing, oppure grazie alle ricerche sui motori di ricerca.

Chi non ambisce al primo posto su google, dopotutto?

Essere posizionati già solo nella prima pagina significa avere una visibilità enorme, vi permetterebbe di farvi trovare da migliaia di semplici visitatori in un modo estremamente naturale e non attraverso banner pubblicitari od ads molesti. Mezzi che l’utente medio considera come il male del XXI secolo e rischiano di farvi perdere punti.

I mezzi attraverso cui è possibile fare inbound marketing sono quindi anche SEO(Search Engine Optimization) e social media marketing, ma soprattutto è importante il contenuto che offrite ai vostri visitatori prima e clienti poi.

Esattamente è il contenuto che ha un ruolo chiave all’interno delle vostre strategie di inbound marketing. Tutto deve essere armonioso con esso e ciò che la vostra impresa offre.

 

 

Come fare inbound marketing

Come fare inbound marketing?

Potrei dare migliaia di risposte alcune, addirittura, contraddittorie eppure esatte. Non vi sono regole universali, verità assolute. È un settore dinamico in cui tutto scorre, che sia nel feed delle notizie di Facebook oppure nei risultati di una ricerca su Google.

L’inbound marketing ha fondamentali semplici ma vi sono anche una miriade di variabili, che rendono ogni caso unico. Non basta soltanto aprire una pagina Facebook per fare inbound marketing, bisogna popolarla di post conformi ai prodotti offerti dal vostro brand in cui mostrate ai visitatori- e quindi potenziali clienti- come le vostre soluzioni possano essere utilizzate: post in cui spiegate del vostro settore, post con cui il visitatore inizierà a conoscere la vostra impresa ed il vostro brand.

Proprio quando il visitatore avrà bisogno di un prodotto che offrite anche voi sarà di voi a ricordarsi, non dei vostri concorrenti, trasformandosi da semplice visitatore a cliente.

Nell’inbound marketing il contenuto è così importante, proprio per queste semplici ragioni, che vi permette di comunicare con il cliente direttamente e di lasciargli intendere la bontà delle soluzioni da voi offerte guadagnandone così anche in autorevolezza.

Se il vostro visitatore coglie la vostra competenza nel settore di appartenenza, sarà più propenso a diventare un cliente. Se non riesce a cogliere l’autorevolezza della vostra voce nel campo a cui vi dedicate, la trasformazione potrebbe diventare molto più difficile.

L’inbound marketing non è solo questione di visite: ma soprattutto di contenuti e visite. Tuttavia ciò non significa che bisogna sottovalutare l’importanza della SEO o dei canali di comunicazione. Se non si riesce a farsi raggiungere dai clienti anche il miglior contenuto è inutile.

Quindi si: il contenuto è importante, ma lo sono anche le visite. E per aumentarle potreste persino fare ricorso a campagne di advertising mirate. Poco fa ho parlato male degli ads me ne rendo conto e non mi rimangio nulla. Però possono tornare utili se usati con accortezza.

Per accortezza intendo che una campagna di advertising, nell’ottica di inbound marketing, deve restare fedele al contenuto ed al vostro brand. Come? Lo spiego in un esempio:

Mettiamo che la vostra impresa produce soluzioni per l’IT e volete utilizzare l’inbound marketing per migliorare le vendite.

Avete bisogno di attrarre nuovi visitatori ma per qualche ragione, dalla SEO, i risultati si fanno ancora attendere e nei social riscuotete poco successo.

Quindi una campagna di advertising può essere una buona idea. Può essere. È importante che il vostro brand raggiunga le persone giuste, quindi quando vi ritroverete immersi in un circuito di advertising è importante prestare attenzione che i vostri banner non finiscano in pagine di gossip, perché anche se quelle pagine ottengono milioni di visite, saranno in pochi interessati alle soluzioni IT della vostra impresa.

Alternativamente, potreste essere voi che vi rivolgiate direttamente a qualche blog o pagina autorevole del settore affinché ospiti un vostro banner. Anche se le visite possono essere numericamente inferiori, la persona che ha cliccato sul vostro ads ha probabilmente realmente bisogno di voi e del vostro servizio e molto più probabilmente diventerà vostro cliente.

Inoltre attraverso strumenti di monitoraggio software, nelle vostre pagine, potreste capire quali sono le soluzioni preferite dai clienti e concentrarvi su di esse oppure utilizzare tali dati per guidare meglio i clienti verso tali risorse costruendo, magari, delle landing page con Call to action che spingano il visitatore a diventare cliente.

Queste sono solo alcune opzioni con cui l’inbound marketing può essere realizzato e col prossimo capitolo vi presenterò forse la più usata ed apprezzata.

 

 

L’inbound marketing all’ennesima potenza: Il blog aziendale

Ammetto di aver faticato non poco nell’arrivare fino a questo punto. Vi ho parlato dell’inbound marketing fino ad ora ma ho taciuto su uno degli elementi fondanti di qualsiasi strategia su questa metodologia: il blog aziendale.

Il blog aziendale può rappresentare la marcia in più di cui la vostra impresa ha bisogno per la vostra strategia di marketing.

Nell’epoca di Facebook, dei social media e della frammentazione dei canali di comunicazione il blog aziendale è ancora qualcosa di attuale. Non perché sia migliore di altri mezzi, sia chiaro, ma per un altro semplice quanto importante motivo: È uno spazio tutto vostro.

Il vostro blog aziendale non potrà mai appartenere ad altri e non dovrete sottostare a condizioni di terzi. Potrete plasmarlo ad immagine e somiglianza del vostro brand, del vostro prodotto o servizio e dei vostri desideri.

Attraverso il blog state costruendo un canale diretto tra voi ed il visitatore. Un blog curato ed in linea con il vostro brand, un blog con contenuti di spessore sui vostri prodotti o servizi e delle loro applicazioni non vi rende soltanto appetibili per potenziali clienti. Vi da autorevolezza.

Vi permette di generare lead- persone interessate ai vostri prodotti e quindi potenziali clienti- dai visitatori molto più facilmente e con maggior margine di successo.

Attraverso gli articoli del vostro blog potrete stuzzicare la fantasia e la curiosità dei visitatori ed attraverso le opzioni di condivisione trasformare chiunque in un potenziale promoter; Anche nel caso non avvenga la trasformazione in cliente il fatto che un visitatore condivida con le proprie cerchie il vostro blog è un bene. Perché avrete altre visite e quindi potenziali lead e clienti, oltre che promoter.

Ed il vostro brand sarà ancora più conosciuto ed autorevole, mettendo così maggiormente in mostra i vostri prodotti e servizi.

 

 

Una marcia in più nella tua strategia di marketing

Come detto prima, il blog aziendale, rappresenta la marcia in più di una qualsiasi strategia di inbound marketing.

Non è certo l’unico elemento ma indubbiamente è tra i più importanti.

Il blog può essere visto come la solida base di partenza per comunicare con i vostri clienti ed utilizzare anche l’email marketing. Dal momento in cui i visitatori stessi hanno iniziato a cedervi le loro email per restare in contatto con loro, vuol dire che avete ottenuto persone che si ricorderanno di voi e vi stimano.

Stimano il valore di quanto condividete con loro e del contenuto condiviso. Questo spingerà i visitatori a volervi “seguire”, restare in contatto con voi. Un punto di partenza quindi per l’email marketing, uno strumento che può permettervi di inviare offerte mirate alle persone giuste al momento giusto. O proprio tramite questa metodologia di marketing conoscere di più del proprio visitatore, oltre che con il monitoraggio delle sue preferenze in relazione alle categorie del blog.

Questo permette di segmentare meglio la potenziale clientela fin quasi ad avere un quadro personale di ciascun utente e poter agire con la massima accuratezza.

Inoltre, il blog, vi permette facilmente di mettere a conoscenza i vostri clienti delle novità che introducete, degli aggiornamenti sulla vostra impresa per farli sentire parte del vostro team o semplicemente per celebrare con loro i traguardi che la vostra impresa raggiunge, anche grazie a loro.

Come detto il blog aziendale non può sostituire l’attività sui social, che svolge un ruolo importantissimo nella diffusione dei propri contenuti anche attraverso il passaparola. I vostri clienti soddisfatti sono i vostri miglior promoter, quindi permettergli di seguirvi e poter condividere con gli altri la loro soddisfazione per i vostri prodotti o servizi. Questo vi permetterà di influenzare in modo naturale e positivo coloro che a loro volta vi seguono sui social.

Anche le community possono offrire spunti di inbound marketing quindi. Un forum potrebbe aiutarvi a far confrontare tra loro i vostri clienti e generare discussioni incentrate sul vostro settore di appartenenza. Tuttavia questa potrebbe essere una strada rischiosa, non è idonea a qualsiasi campo od impresa. Come ho detto, nell’inbound marketing, vi sono moltissime variabili e quindi stabilire se l’utilizzo di un forum possa giovare o meno a priori è pressoché impossibile.

Discorso diverso invece per quanto riguarda il realizzare una chat diretta tra il cliente e voi. Offrire un punto di contatto semplice ed immediato vi permette di fugare i dubbi degli indecisi e dare le informazioni giuste alla persona giusta nel momento giusto.

L’inbound marketing ha fondamentali semplici ma un numero di variabili imprecisato. Si parte dal condividere un contenuto sul proprio blog, un aggiornamento e non si sa dove si finisce. Eppure non è il caso a fare da padrone, quanto piuttosto le decisioni prese sulla base di molteplici fattori.

 

 

Conclusione

L’inbound marketing non richiede campagne pubblicitarie massicce ma porta la vostra impresa in un’ottica di tipo CRM, in cui è il vostro cliente al centro di tutto. Il blog aziendale è il mezzo migliore per iniziare e continuare, con cui comunicare verso la rete e presentare il vostro brand con il profilo che desiderate piuttosto che limitarvi alla copertina di una pagina di un social network.

Oggigiorno il mercato è frammentato e popolato da moltissime imprese spesso concorrenti e non sempre i clienti riescono a cogliere la differenza tra voi ed i competitors. L’inbound marketing cerca di marcarla, rendervi interessanti agli occhi dei clienti senza proporvi come semplici venditori ma come veri e propri brand.

Autore: Antonio Di Giorgio