Il SEO, questo sconosciuto - Sviluppo software e web

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Il SEO, questo sconosciuto

Indice

  1. Cos’è il SEO?
  2. Le principali tecniche SEO
  3. SEO e navigazione sicura
  4. I contenuti sempre aggiornati sono molto apprezzati
  5. Il blog come strumento ideale per il SEO
  6. E il SEM cos’è? Che differenza c’è tra SEO e SEM?

 

 

Cos’è il SEO?

Per SEO, acronimo di Search Engine Optimization, ovvero tradotto letteralmente Ottimizzazione per i Motori di Ricerca, si intendendo tutte quelle attività volte a massimizzare la rilevanza di un sito o di una pagina web sui motori di ricerca, e questo al fine di aumentare il traffico di utenti e le conseguenti visualizzazioni di un sito web e dei suoi contenuti.

Dunque, l’espressione SEO racchiude quell’insieme di strategie e di pratiche messe a punto per migliorare e mantenere il posizionamento (ranking) di un determinato sito web nelle classifiche dei motori di ricerca, per quanto riguarda i cosiddetti risultati “puri” o “organici”, ossia tutti i risultati non a pagamento che ogni motore di ricerca offre.

Ma esattamente cosa si intende per ottimizzare un sito o una pagina web per i motori di ricerca?
Che si tratti di Google, Bing o Yahoo (per menzionare almeno i principali), nel momento in cui un utente esegue una ricerca, mette in atto un algoritmo, nonché un procedimento piuttosto articolato, il quale attraverso un ingente numero di informazioni e istruzioni, ci restituisce migliaia di risultati e tutto questo in meno di un secondo.

Questo meticoloso procedimento si avvale di regole e informazioni stabilite allo scopo di restituire tutti i contenuti più pertinenti relativi alla ricerca effettuata dall’utente, ma soprattutto di restituire tali risultati disposti in ordine affinché i più pertinenti vengano mostrati per primi nelle classifiche dei motori di ricerca.
Pertanto, l’ottimizzazione consiste nel restituire qualsiasi contenuto web quanto più possibile in linea con le dinamiche stabilite dall’algoritmo.

Di conseguenza, le attività SEO risultano piuttosto fondamentali per ottenere una certa visibilità sui motori di ricerca, in quanto avere un sito web introvabile e non visitato equivale praticamente a non averlo appieno. Al contrario, avere un sito web visibile si traduce nell’acquisire potenziali clienti e, di conseguenza, assicurarsi continui contatti e continue opportunità, le quali potrebbero facilmente essere ottimizzate in termini di ritorni e, quindi, in vendite.

 

 

Le principali tecniche SEO

Le tecniche di ottimizzazione SEO sono molteplici e comprendono diverse fasi di tipo sia analitico che operativo.
A questo proposito, risulta importante assimilare alcuni termini tecnici per quanto riguarda le procedure messe in atto da un motore di ricerca.

Come accennato prima, ogni motore di ricerca svolge una classifica dei risultati (ranking) in relazione ad una determinata ricerca (query) contenente determinate “parole chiave” (keywords) e restituendo all’utente una pagina con migliaia di risultati (SERP, acronimo di Search Engine Result Page). Questo avviene in meno di un secondo attraverso l’analisi del campo d’azione, un lavoro che avviene in automatico per analizzare tutti i siti web tramite alcuni robot (spider o crawler), i quali si muovono continuamente per esaminare tutto il web, saltando di pagina in pagina per mezzo dei link generati da ogni sito web e successivamente realizzano una copia testuale di tutti contenuti visitati per inserirli in un indice. A questo punto parte il processo di indicizzazione, mediante il quale il robot aggiunge al database del motore di ricerca tutto il materiale coerente con la query e le relative keywords, restituendolo ordinato in una classifica: il ranking, appunto.

In questo senso, in ambito SEO è necessario facilitare il più possibile il lavoro dei robot, fornendo loro contenuti il più possibile comprensibili e coerenti con l’argomento trattato in una pagina o in sito web, al fine di ottimizzarli al meglio per il conseguente posizionamento di quest’ultimi nel ranking dei motori di ricerca.
Come già accennato poco fa, le tecniche SEO sono numerose e possono essere suddivise in on page (ossia, attività messe in atto direttamente sulla pagina web) e off page (ovvero, attività eseguite su elementi esterni al sito web).
Queste molteplici attività attuate con lo scopo ben preciso di ottimizzare il più possibile il posizionamento di un determinato sito web, vengono anche definite “fattori SEO”.

Ma di fondamentale importanza risulta la fase strategica relativa alla scelta delle keywords, fase senza la quale qualsiasi altra attività SEO risulterebbe del tutto inutile. A questo proposito, risulta sicuramente consigliabile scegliere keywords non troppo generiche, ma nemmeno troppo specifiche, osservando in modo più pertinente possibile l’argomento trattato nella propria pagina o sito web e osservando un limite di circa dieci keywords, in quanto ”perdersi in una valanga di parole chiave” porterebbe unicamente ad allontanarsi dall’argomento trattato.

Per quanto riguarda i fattori a livello di pagina, e quindi i fattori on page, parte dell’ottimizzazione consiste nel fare in modo che il codice delle pagina sia quanto più valido e corretto, tralasciando stringhe di codice inutile. Inoltre, è necessario che i tag HTML, quali il tag title e il meta description siano pertinenti ai contenuti della pagina o del sito web, concetto che vale senza dubbio anche le immagini, le quali dovranno avere una URL che ne descriva il contenuto.

Di una certa rilevanza risultano anche i fattori a livello di dominio, i quali riguardano l’anzianità del dominio stesso, i backlink, ovvero i collegamenti ipertestuali che un sito riceve da altri siti web e, ovviamente, le keywords del dominio.

Altrettanto influenti si dimostrano anche i fattori social in termini di condivisioni e tweet. L’adeguato uso di social network, infatti, potrebbe contribuire in maniera indiretta, ma ideale, all’ottimizzazione per i motori di ricerca. Risulta, pertanto, ottima l’idea di curare la presenza di un sito web sui social network e promuovere, tramite quest’ultimi, la condivisione delle pagine web tramite i relativi link.

Ultimi, ma non per importanza, sono certamente i backlink, i quali sono sempre stati uno degli elementi più rilevanti in ottica SEO, incidendo notevolmente sul posizionamento di un sito web.

Come già detto, i backlink sono collegamenti ipertestuali, ovvero collegamenti tra una pagina di destinazione, la quale riceve il link e una pagina risorsa. Attraverso questi collegamenti la pagina risorsa dona il link alla pagina di destinazione, la quale ottiene valore.

Fattori determinanti in questo senso possono essere anzitutto l’autorevolezza delle fonti, nonché della pagina risorsa, la sua coerenza di contenuti con la pagina a cui dona il collegamento e il suo numero di link esterni. Infatti, più link esterni avrà una pagina risorsa e meno ognuno di essi risulterà rilevante per i motori di ricerca.

 

 

SEO e navigazione sicura

Tra i fattori a livello di dominio risulta necessario quanto fondamentale la presenza della navigazione sicura HTTPS e, dunque, con certificato SSL, che sta per Secure Sockets Layer, il quale permette una comunicazione sicura in rete dalla sorgente al destinatario, in quanto fornisce autenticazione, integrità e confidenzialità dei dati trasmetti.
Infatti, per Google in particolar modo, sicurezza equivale ad essere in possesso del Protocollo SSL sul server che ospita il sito web.

Questo non significa che adottare il protocollo in questione possa in qualche modo aiutare una pagina web a primeggiare nella SERP e quindi, nei risultati di ricerca, ma il semplice fatto di non essere in possesso di tale protocollo indebolisce, e non di poco, l’ottimizzazione sui motori di ricerca, in quanto il sito web risulta “non sicuro” e questo risulta un elemento penalizzante non solo per i motori di ricerca, ma anche per l’utente stesso, il quale predilige senza dubbio un sito web sicuro e autentificato con protocollo SSL, ad uno non sicuro, specialmente nel caso di siti web in cui si effettuano compravendite e transazioni bancarie.

 

 

I contenuti sempre aggiornati sono molto apprezzati

I contenuti di una pagina o di un sito web sono senza dubbio uno dei fattori SEO più importanti e sui quali occorre dedicarsi al meglio per renderli ottimali e di qualità, praticamente impeccabili.

In questo senso, Google, così come altri motori di ricerca, valuta e apprezza la reputazione di un sito web. Perciò essere competenti e avere una certa autorità in rete, sembra essere un altro elemento chiave per puntare ad essere i primi in classifica.

Un altro fattore chiave è dedicarsi alle connessioni tramite social network, recensioni Google e lavorare attraverso i backlink acquisiti da risorse altrettanto autorevoli e affidabili.

Dunque, le interazioni sociali, il tempo medio ottenuto sulle pagine web e la frequenza di traffico utenti tramite i collegamenti ipertestuali sono senza dubbio tre fattori determinanti per ottimizzare la qualità dei contenuti web, così come appaiono imprescindibili altri fattori quali: l’accessibilità dei contenuti e l’aggiornamento frequente dei contenuti sia in termini di aggiunta di contenuti sempre nuovi che in termini di evoluzione e miglioramento degli stessi.

 

 

Il blog come strumento ideale per il SEO

Quello tra SEO e blog è un connubio perfetto e questo perché il blog offre l’opportunità di indicizzare più keywords in un sito web, di conseguenza offre molte più opportunità di evidenziarsi nella lista dei risultati di ricerca. Inoltre, il blog è anche il miglior modo per ritagliarsi un target di riferimento non necessariamente associato con le attività aziendali, mentre la frequenza con la quale alcune keywords simili si ripropongono sono un ottimo indicatore per suggerire ai motori di ricerca l’argomento del proprio sito web.

Il blog fornisce, inoltre, in ottica SEO ottime opportunità per avere contenuti sempre nuovi e aggiornati. Ma non solo. La quantità e la qualità dei backlink di un blog post rappresenta un fattore determinante, in quanto altri siti web potrebbero offrirsi come pagina risorsa, linkando contenuti blog interessanti.

Senza tralasciare il fatto che i blog sono validi strumenti per migliorare la struttura di un sito web, organizzando i contenuti in modo gerarchico e ben strutturato anche in base alle keywords. In questo modo, il sito web risulterà più armonioso e coerente nei contenuti e negli argomenti trattati. Ciò significa suddividere i contenuti del sito web in macroaree, le quali riflettono i servizi e i prodotti di una determinata azienda.

Ad esempio, con WordPress è possibile organizzare gli articoli tramite le tassonomie, come le categorie, le quali permettono di dividere il sito web in argomenti, e i tag, utili a fornire una navigazione trasversale alle categorie associandone uno o più tag.

Inoltre, la quantità di commenti e interazioni che un blog potrebbe generare rappresenta un segnale di qualità.

 

 

E il SEM cos’è? Che differenza c’è tra SEO e SEM?

Con SEM, acronimo di Search Engine Marketing, ci si riferisce all’attività di promozione di un sito web sui motori di ricerca.

Più precisamente, il Search Engine Marketing è l’insieme delle attività messe in atto non solo per promuovere un sito web, ma anche e soprattutto per aumentarne la visibilità e la rintracciabilità, avvalendosi degli strumenti della web analysis.

Studio del background competitivo sui motori di ricerca, incremento della popolarità di marca attraverso i motori di ricerca, monitoraggio dei risultati raggiunti attraverso i motori di ricerca, avvio di iniziative promozionali tramite i motori di ricerca, generazione di liste contatti pertinenti con i risultati ottenuti dai motori di ricerca: sono tutte attività messe in pratica da chi pratica SEM.

Infatti, l’obiettivo principale del SEM è quello di aumentare il numero di visitatori e la qualità degli utenti, in modo da aumentare il numero di potenziali clienti.

Entrambe finalizzate all’ottimizzazione della visibilità sui motori di ricerca, SEO e SEM sono senza dubbio due strategie da prendere in considerazione, eventualmente anche contemporaneamente. Ovviamente, questo dipende dal budget a disposizione e dell’orizzonte temporale entro il quale ci si aspetta di ottimizzare determinati risultati, in quanto il SEM, basandosi principalmente sulla pubblicità operata tramite motori di ricerca, come ad esempio Google Advertising, e investendo in processi di scelta più adeguati, ha un costo piuttosto superiore rispetto ai costi SEO, ma in termini di tempistica e di opportunità promette tanto.

Autore: Roberta Foglia